Pacemaker esterno (opzionale), Uso previsto — pacemaker – ZOLL R Series Monitor Defibrillator Rev F BLS Manuale d'uso
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C
APITOLO
1
I
NFORMAZIONI
GENERALI
1–10
www.zoll.com
9650-0904-11 Rev F
Pacemaker esterno (opzionale)
Alcuni prodotti R Series comprendono un pacemaker transcutaneo opzionale costituito da un
generatore di impulsi e da un circuito di rilevamento ECG. La stimolazione transcutanea non
invasiva (NTP) è una tecnica nota e collaudata. Questa terapia viene applicata facilmente e
rapidamente in situazioni di emergenza e non, quando si presenta l’indicazione di una
stimolazione cardiaca provvisoria.
La corrente in uscita del pacemaker è continuamente variabile da 0 a 140 mA. La frequenza è
continuamente variabile da 30 a 180 impulsi al minuto (bpm), con incrementi di 2.
L’impulso di stimolazione in uscita viene erogato al cuore da appositi elettrodi di stimolazione/
defibrillazione ZOLL a mani libere applicati sulla schiena e sul precordio del paziente.
Le caratteristiche dell’impulso in uscita, insieme al design e al posizionamento degli elettrodi,
riducono al minimo la stimolazione dei nervi cutanei, le correnti di soglia di stimolazione
cardiaca e il dolore provocato dalla contrazione dei muscoli scheletrici.
Il design unico dei prodotti R Series consente una visualizzazione chiara e l’interpretazione
dell’elettrocardiogramma sul display senza offset o distorsioni durante la stimolazione esterna.
Il funzionamento appropriato del dispositivo e il corretto posizionamento degli elettrodi sono
determinanti per ottenere risultati ottimali. Ciascun operatore deve acquisire una familiarità
completa con queste istruzioni operative.
Uso previsto — Pacemaker
È possibile utilizzare questo prodotto per la stimolazione cardiaca esterna provvisoria di
pazienti coscienti o in stato d’incoscienza, in alternativa alla stimolazione endocardica.
Lo scopo della stimolazione comprende:
•
Rianimazione da arresto o bradicardia di qualsiasi eziologia.
La stimolazione non invasiva viene utilizzata per: rianimazione da asistolia, asistolia riflessa
vagale, arresto indotto da farmaci (procainamide, chinidina, digitale, beta-bloccanti,
verapamil, ecc.) e arresto circolatorio imprevisto (a seguito di anestesia, intervento
chirurgico, angiografia e altre procedure terapeutiche o diagnostiche). È stata anche
utilizzata per l’accelerazione temporanea della bradicardia nella sindrome di Stokes-Adams
e nella malattia seno-atriale. In situazioni di emergenza, è più sicura, più affidabile e più
rapida rispetto a tecniche che utilizzano elettrodi endocardici o altri elettrodi provvisori.
•
Standby per potenziale arresto o bradicardia.
La stimolazione non invasiva può essere utile quando si prevede un possibile arresto
cardiaco o bradicardia sintomatica in seguito a infarto miocardico acuto, tossicità da
farmaci, anestesia o intervento chirurgico. È anche utile come trattamento temporaneo per
pazienti in attesa di impianto di pacemaker o di terapia transvenosa. Nelle applicazioni
standby, la stimolazione non invasiva potrebbe offrire un’alternativa alla terapia transvenosa
evitando il rischio di dislocazione, infezione, emorragia, embolizzazione, perforazione,
flebite e stimolazione meccanica o elettrica della tachicardia o fibrillazione ventricolare
associata alla stimolazione endocardica.
•
Soppressione di tachicardia.
Maggiori frequenze cardiache in risposta alla stimolazione esterna spesso sono in grado di
sopprimere l’attività ectopica e quindi potrebbero impedire la tachicardia.