ZOLL AED Pro Rev F Manuale d'uso
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A
PPENDICE
A S
PECIFICHE
A–14
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9650-0350-11 Rev. F
La defibrillazione con gli shock bifasici rettilinei ha raggiunto un esito positivo con erogazione di
58% di corrente in meno rispetto agli shock monofasici (14 ±1 contro 33 ±7 ampere, p=0,0001).
La differenza di efficacia riscontrata tra gli shock bifasici rettilinei e quelli monofasici era
superiore nei pazienti con impedenza transtoracica elevata (superiore a 90 ohm). Nei pazienti
con impedenza elevata, l’efficacia del primo shock o della prima induzione degli shock
bifasici era del 100% contro il 63% degli shock monofasici (p = 0,02; intervallo di
confidenza del 95% della differenza da
–
0,0217% a 0,759% e intervallo di confidenza del
90% della differenza da 0,037% a 0,706%).
Un solo paziente ha richiesto un secondo shock bifasico a 150 Joule per raggiungere l’efficacia
al 100% contro i sei pazienti per i quali sono stati necessari shock monofasici fino a 360 Joule
per ottenere la totale efficacia di defibrillazione al 100%.
Conclusioni: i dati dimostrano l’equivalente efficacia degli shock bifasici rettilinei a bassi
valori di energia rispetto agli shock monofasici standard ad alti valori di energia per la
defibrillazione transtoracica di tutti i pazienti con un livello di confidenza del 95%. I dati
dimostrano inoltre l’efficacia superiore degli shock bifasici rettilinei a bassi valori di energia
rispetto agli shock monofasici standard ad alti valori di energia nei pazienti con impedenza
transtoracica elevata con un livello di confidenza del 90%. L’uso della forma d’onda bifasica
rettilinea non ha prodotto esiti pericolosi o eventi indesiderati.
Monofasica
Bifasica
Efficacia del primo shock
(pazienti con impedenza elevata)
63%
100%
Valore p
0,02
Intervallo di confidenza del 95%
da –0,0217% a 0,759%
Intervallo di confidenza del 90%
da 0,037% a 0,706%