Tempo d’integrazione e caratteristica dell’uscita – VEGA VEGADIF 34 … 51 Manuale d'uso

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VEGADIF 34 … 51

Tempo d’integrazione e
caratteristica dell’uscita

Per l’appiattimento del segnale di uscita potete
impostare nel vostro VEGADIF un tempo
d’integrazione di 0, 1, 2, 4, 8, 16 s utilizzando il
commutatore. Inoltre, per la pressione, il livello
e la portata potete selezionare la caratteristica
di uscita lineare o radicale.

Il tempo d’integrazione é il tempo impiegato
dal segnale di uscita in corrente a raggiunge-
re il 63 % di un eventuale sbalzo della pressio-
ne differenziale. Trascorso il triplo del tempo
d’integrazione impostato, il segnale d’uscita in
corrente raggiunge il 95 % dello sbalzo verifi-
catosi.

A chiarimento:
- un tempo d’integrazione di 0 s significa che

l’uscita in corrente non subisce alcun ritardo

- un tempo d’integrazione di 16 s significa,

che l’uscita impiega più di un minuto per
raggiungere il valore finale

Impostate il tempo d’integrazione e la caratte-
ristica d’uscita secondo questa tabella. I nu-
meri indicano le posizioni del commutatore:

Caratteristica

lineare

radicale

I ~

Dp

I ~

ÖDp/Dp

max.

Tempo d’integrazione

0 s

1

9

0,5 s

2

A

1 s

3

B

2 s

4

C

4 s

5

D

8 s

6

E

16 s

7

F

Le posizioni 0 e 8 consentono la regolazione
col PC (VVO) o col programmatore portatile
HART

®

, con i quali potete anche impostare un

tempo d’integrazione da 0 a 40 s.

Dp

Dp

I

I

Messa in servizio

4.3 Messa in servizio con

programmatore portatile HART

®

Col programmatore portatile HART

®

potete

mettere in servizio i convertitori di misura di
pressione differenziale VEGADIF come tutti gli
altri sensori interfacciabili HART

®

. Allacciate

semplicemente il programmatore portatile
HART

®

al circuito del segnale, dopo aver

collegato il sensore alla tensione di alimenta-
zione.

Non dimenticate che:

se la resistenza della tensione di alimentazione
é inferiore a 250 Ohm, é necessario inserire,
durante la regolazione, una ulteriore resisten-
za nel circuito di alimentazione e del segnale.
Resistenze troppo basse dell’alimentatore o
dell’elaboratore provocherebbero infatti un
cortocircuito dei segnali digitali di servizio e di
comunicazione e di conseguenza la comuni-
cazione col sensore verrebbe compromessa.

Collegamento a un elaboratore VEGA

Se gestite un trasmettitore di misura di pres-
sione differenziale interfacciabile HART

®

attra-

verso un elaboratore VEGA, per tutta la durata
della regolazione HART

®

dovete collegare il

sensore all’elaboratore attraverso un resisten-
za (Rx) (v. tabella). Sommandola alla resisten-
za interna dell’elaboratore, otterrete un valore
di 250 Ohm, necessario all’apparecchio
HART

®

.

Elaboratore VEGA

Rx

VEGAMET 513, 514, 515, 602

50 … 100 Ohm

VEGAMET 614

nessuna ulteriore

VEGADIS 371

resistenza
necessaria

VEGAMET 601

200 … 250 Ohm

VEGASEL 643

150 … 200 Ohm

VEGAMET 513 S4, 514 S4
515 S4,
VEGALOG scheda-EA

100 … 150 Ohm

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