Uso di configurazione guidata, Uso di provisioning guidato, Consultare le sezioni – HP Smart Array modulare HP 2000sa G2 Manuale d'uso

Pagina 48: Uso di, Configurazione guidata

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Prima configurazione di un sistema

Uso di Configurazione guidata

Configurazione guidata consente l’esecuzione della configurazione iniziale del sistema o la modifica delle

impostazioni di configurazione. La procedura include vari passaggi, che vengono evidenziati nella parte

inferiore della finestra quando completati. Nell’ultimo passaggio viene richiesta la conferma delle modifiche

prima dell'applicazione delle stesse. Se si annulla la procedura, le modifiche non vengono applicate.
Per utilizzare la procedura guidata, nel pannello Visualizzazione configurazione, fare clic con il pulsante

destro del mouse sul sistema, selezionare Configurazione > Configurazione guidata, quindi seguire i

prompt online per specificare le impostazioni di base descritte di seguito. Per ulteriori informazioni su tali

impostazioni, consultare la Guida in linea.

Password per utenti predefiniti.

Configurazione porta di rete.

Servizi di gestione del sistema, inclusi i seguenti servizi di servizi fuori banda e in banda:
• Interfaccia basata su browser Web, chiamata SMU (Storage Management Utility).
• Command Line Interface (CLI).
• Storage Management Initiative Specification (SMIS).
• File Transfer Protocol (FTP).
• Simple Network Mgmt Protocol (SNMP).
• Service Interface e Service Debug, utilizzati entrambi solo per l'assistenza tecnica.
• In-band CAPI Capability.
• In-band SES Capability.
Se un servizio è disattivato, non è possibile accedervi.

Informazioni di sistema, inclusi il nome, il contatto, la posizione e la descrizione

Indirizzi e-mail e tre host di trap SNMP per la ricezione di notifiche degli eventi di sistema

Quando la configurazione è completata, viene richiesto di fornire lo spazio di archiviazione, quindi viene

visualizzata la finestra Provisioning guidato.

Uso di Provisioning guidato

Tramite la procedura Provisioning guidato è possibile creare un disco virtuale con dei volumi e associare i

volumi agli host. La procedura include vari passaggi, che vengono evidenziati nella parte inferiore della

finestra quando completati. Nell’ultimo passaggio viene richiesta la conferma delle modifiche prima

dell'applicazione delle stesse. Se si annulla la procedura, le modifiche non vengono applicate.
Per utilizzare la procedura guidata, nel pannello Visualizzazione configurazione, fare clic con il pulsante

destro del mouse sul sistema, selezionare Provisioning > Provisioning guidato, quindi seguire i prompt

online per specificare le impostazioni di base descritte di seguito. Per ulteriori informazioni su tali

impostazioni, consultare la Guida in linea.

Il nome del disco virtuale e il livello RAID appropriato per il livello di tolleranza di errore richiesta dai

dati del disco virtuale. Selezionando RAID-10 o RAID-50, è possibile selezionare il numero di dischi

virtuali secondari da utilizzare.

I dischi da includere nel disco virtuale. La tabella specifica il numero minimo e massimo di dischi da

selezionare. È inoltre possibile assegnare dischi di riserva per sostituire automaticamente tutti i dischi

guasti.

Il numero e le dimensioni dei volumi di archiviazione da creare nel disco virtuale. Per impostazione

predefinita ai nuovi dischi virtuali viene assegnato un volume. È possibile modificare il numero di

volumi ed eventualmente la dimensione e il nome di base predefiniti degli stessi. Per rimandare la

creazione dei volumi, è possibile impostare il numero di volumi su zero.

Controllo dell'accesso ai volumi attraverso la relativa mappatura negli host o il mascheramento dagli

host.

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