4 collegamento elettrico, 1 cavo di collegamento – VEGA VEGAPULS 51K…54K 4 … 20 mA; HART compact sensor Manuale d'uso

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VEGAPULS 51K … 54K

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Collegamento elettrico

4 Collegamento elettrico

4.1 Cavo di collegamento

Informazioni per la sicurezza

Lavorate sempre in assenza di tensione.
Disinserite sempre l’alimentazione prima di
eseguire le operazioni di collegamento ai
sensori.
E’ l’unico modo per proteggere l’operatore e
l’apparecchio, soprattutto nel caso di sensori
che funzionano con una tensione superiore a
42 V.

Personale specializzato

Il collegamento di apparecchi che vengono
alimentati con una tensione superiore a 42 V
o in corrente continua deve essere eseguito
unicamente da personale specializzato.

Cavo di collegamento e schermatura

Il collegamento può essere eseguito con un
normale cavo bifilare o quadrifilare (sensori
con alimentazione separata) con una sezione
di max. 2,5 mm

2

.

Utilizzate un cavo di collegamento idoneo alle
condizioni operative previste con un diametro
esterno di 5 ... 9 mm (1/2 ... 1/3 inch) e/o di
3,6 … 8,7 mm (0,12 ... 0,34 inch) nel caso di
pressacavi NPT oppure di 5 … 10,5 mm nel
caso di pressacavi PG. In caso contrario non
viene garantita la tenuta stagna del
pressacavo.

Molto spesso è necessario prendere
provvedimenti contro „l’inquinamento
elettromagnetico“ causato da azionatori
elettronici, linee di trasmissione e stazioni
trasmittenti, notevolmente aumentato negli
ultimi anni, soprattutto nel campo di alta
frequenza, con l’avvento di alimentatori
switching e telefoni mobili.

I sensori radar VEGAPULS tengono conto di
questo incoveniente e il loro funzionamento
non risulta fortemente pregiudicato da
eventuali „inquinamenti elottromagnetici“

I circuiti del segnale possono invece dare
origine a problemi. Essi reagiscono spesso
come antenne nei confronti dei segnali di
disturbo e questo anche per quanto riguarda
i segnali 4 … 20 mA, influenzati da variazioni
del valore medio della corrente o da rapidi
impulsi che si sovrappongono alla corrente di
misura. Gli inconvenienti possono essere
evitati mediante un cablaggio intelligente,
ageguatamente protetto da una schermatura
bilaterale.

Per realizzare un buon sistema di misura é
quindi necessario tener conto delle possibili
fonti di disturbo provocate dall’“inquinamento
elettromagnetico“. Purtroppo però, a causa
della serie di effetti concatenati da esso
derivanti, é difficile valutare se e quali
provvedimenti attuare per contrastare gli
influssi che interferiscono sulla corretta
misurazione. In realtà risulta estremamente
difficile, anche dal punto di vista teorico,
descrivere l’effettivo contesto operativo,
poiché le ripercussioni dipendono molto
spesso dalla frequenza del campo di di-
sturbo: infatti i provvedimenti che risultano
efficaci con determinate frequenze, possono
rivelarsi inutili nel caso di frequenze differenti.

L’esperienza dimostra che spesso, per
proteggere i circuiti elettrici del segnale dagli
influssi elettromagnetici sono sufficienti pochi
semplici provvedimenti, fra i quali la
schermatura, da considerarsi il più
dispendioso.

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