M2tech, Equalizzazione per i nastri: quando e perchè – M2TECH Joplin Manuale d'uso

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B – Novembre 2013

Copyright © 2012, M2Tech Srl

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M2Tech

www.m2tech.biz

9.2.17. Decca FFRR 78 giri (DEC)

E’ la curva di equalizzazione usata dalla Decca per i 78 giri, da cui venne in seguito
sviluppata la curva FFRR per gli LP.

9.2.18. MGM 78 giri (MGM7)

Prima di incidere LP, la MGM produceva 78 giri utilizzando una propria curva di
equalizzazione.

9.2.19. Victor 1938-47 e Victor 1947-52 (VIC3 e VIC4)

Victor è una casa discografica molto vecchia, comprata in seguito dalla RCA, che
produceva 78 giri dal 1925. La curva adottata tra il 1925 e il 1938 è dello stesso tipo della
Columbia del 1925 (vedere paragrafo 9.2.16), le curve adottate in seguito venivano offerte
con scelte specifiche.

9.3. Equalizzazione per i nastri: quando e perchè


Le testine usate per la registrazione e la riproduzione nei nastri hanno una risposta in
frequenza fortemente non lineare e dipende pesantemente dal flusso magnetico nel
nastro. Inoltre, il soffio nei nastri aumenta con la frequenza. Per questo motivo anche i
nastri hanno bisogno di equalizzazione. Esistono due diversi tipi di equalizzazione: NAB,
usata principalmente negli Stati Uniti e in Giappone, e la CCIR (indicata poi come IEC),
usata in Europa. Per complicare le cose, ogni standard offre una curva diversa in base alla
velocità del nastro, dal momento che il flusso magnetico cambia al variare della velocità.

La differenza principale tra i dischi e i nastri consiste nel fatto che quasi nessun giradischi
viene fornito insieme ad un amplificatore/equalizzatore realizzato appositamente per il suo
utilizzo, mentre quasi tutti i registratori a nastro sì. Dunque sembrerebbe inutile fornire le
curve di equalizzazione per i nastri.

Non sempre. Gli amanti delle registrazioni su bobine sanno che la maggior parte degli
apparecchi costruiti tra gli anni ’60 e gli anni ’80 hanno grandi prestazioni per quanto
riguarda la meccanica e la testina, ma elettroniche inadeguate, se non addirittura molto
povere. Per questa ragione molti possessori di registratori hanno chiesto a tecnici
specializzati di prelevare il segnale direttamente in uscita dalla testina e portarlo in
ingresso a un amplificatore/equalizzatore esterno, proprio per evitare di passare attraverso
il circuito di riproduzione interno al registratore.

La stessa cosa può essere fatta con il Joplin, collegando la testina di riproduzione del
registratore all’ingresso analogico del convertitore (eventualmente tramite un adattatore di
impedenza), regolando il guadagno a seconda delle esigenze e selezionando una curva di
equalizzazione adatta al nastro che si desidera riprodurre. Il segnale viene così acquisito
ed equalizzato nel dominio digitale, quindi inviato al computer per la registrazione oppure
ad un convertitore D/A, oppure ancora ad un amplificatore digitale per l’ascolto in tempo
reale. L’ampia larghezza di banda del Joplin impostata a 96kHz, 192kHz o 384kHz e la
sua alta risoluzione sono più che adeguate per ottenere le migliori prestazioni del
registratore a nastro.

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