User’s guide – X-Treme Audio XTI Manuale d'uso

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“metro”

setup

autorange

globale

Forzando una risoluzione maggiore di quella originale (terzi d’ot-
tava
) si ottengono mappe più precise e omogenee, poiché si so-
vrappongono diverse figure d’interferenza, derivanti da un maggior
numero di frequenze differenti (ciascuno dei quali è potenzialmente
presente nel segnale reale riprodotto).
Listener Height (Altezza ascoltatore): altezza generica
dell’ascoltatore, in metri. È adottata in zone nelle quali non sono
impostate le aree di ascolto (vedere paragrafo successivo).
Max and Min map values (Valori minimi e massimi della mappa):
espressi in dB, sono i valori estremi del range utilizzato nella visualiz-
zazione in sezione (e in pianta in assenza di Autorange di pianta, vedi
spiegazione Autorange più avanti) in banda larga (lineare e ponderato
A, “Lin.” e “A-weighted”), corrispondenti rispettivamente al colore più
caldo e più freddo nella barra dei colori. La scala per il caso di visualiz-
zazione di singola ottava è automaticamente ridotta di 10 dB.

La ragione è dovuta al fatto che, in presenza di segnali musicali a
banda larga, l’energia acustica contenuta in un’ottava è in media un
decimo (- 10 dB) dell’intera energia acustica presente. Quando viene
inserito un valore nuovo, la funzione di Autorange sullo schermo prin-
cipale viene disabilitata, e la mappa successiva sarà calcolata con il
nuovo range impostato manualmente.
Temperature (Temperatura): inserire qui la temperatura dell’aria
prevista durante la performance (in gradi Celsius). Nel calcolo, la
temperatura influenza la velocità del suono e la conseguente figura
di interferenza.
Humidity (Umidità): inserire qui l’umidità dell’aria prevista durante
la performance. Essa incide sull’assorbimento del suono da parte
dell’aria (significativo alle alte frequenze).
Consider obstacoles (Considera ostacoli): se abilitata, questa
opzione considera le aree di ascolto, rappresentate da quadrilateri
piani, come ostacoli. Ciò significa che, in ogni punto della map-
pa, il contributo di speaker visualmente nascosti da questi piani è
trascurato. Si impiega pertanto un’approssimazione di ottica geo-
metrica, il che significa che il fenomeno della diffrazione del suono
è ignorato; nonostante ciò, questa opzione può essere molto utile
conoscendo i suoi limiti. Quando l’opzione è disabilitata, i piani di
ascolto sono acusticamente trasparenti. Questa opzione funziona
anche nel caso in cui le aree interessate siano impostate come
non attive” (vedi oltre).

Fig. 3 Il menu di Setup

Il livello sonoro in ciascuno dei grafici in precedenza descritti può
essere a banda larga o limitato ad una particolare ottava. La risolu-
zione spettrale per la visualizzazione è pertanto impostata in ottave;
ma questo è soltanto uno smoothing dei dati interni, che sono in-
vece calcolati ad una risoluzione di frequenza superiore, impostata
dall’utilizzatore. L’SPL visualizzato è inteso come il massimo Sound
Pressure Level
RMS che il sistema di altoparlanti impiegato può dare.
Anche i subwoofer sono modellati nell’XTI; tuttavia è importante
sottolineare che l’SPL creato dai subwoofer è fortemente influen-
zato dall’ambiente, che, come detto, per il momento non viene
considerato nell’XTI (ad esempio, c’è molta differenza di SPL nel
mettere un sub a terra o appeso, differenza che in caso di speaker
normali è molto meno rilevante). Inoltre, può essere fuorviante rap-
presentare l’SPL percepito a frequenze molto basse, soprattutto se
si limita la risoluzione spettrale di uscita alle ottave; persino quando

lo stimiamo, è una questione di esperienza decidere se sia suffi-
ciente, in quanto non è allineato con la risposta delle frequenze più
elevate, ma dipende al contrario dal programma musicale (le curve
di Fletcher e Munson hanno descritto bene questo fenomeno!).
Per questa ragione, XTI, per il momento, non è pensato per sugge-
rire con precisione il corretto numero di subwoofer per un’installa-
zione e nemmeno un SPL assoluto veramente significativo a quelle
frequenze. Il numero approssimativo di subwoofer da utilizzare con
una certa configurazione di satelliti è suggerita da X-Treme attraver-
so altre linee guida, che prescindono dall’uso dell’XTI (si veda il ma-
nuale degli HPS o dei Line Array). Diversamente, questo strumento
è molto utile per rilevare le variazioni di SPL lungo l’area d’ascolto,
dovuto al fenomeno di interferenza fra i subwoofer che, a basse
frequenze, diventa molto evidente, dannoso e difficile da gestire.
Ci accostiamo ora alle funzioni peculiari dell’XTI: se avete un XTI
e disponete di un PC, mettetelo in funzione e provatelo mentre
leggete questo documento.

3. La barra degli strumenti

In figura 2 è riportata la barra degli strumenti, con la descrizione
sintetica della funzione di ciascun strumento.

4. Setup

Cliccando sull’icona

si apre un menu di Setup, che presenta i seguenti argomenti da
editare.
Analisi in frequenza: esso consente all’utilizzatore di impostare
la risoluzione di frequenza per il calcolo. Nel caso di terzi d’ottava,
il programma esegue il calcolo usando direttamente i dati del file
di ingresso (poichè sono memorizzati in terzi d’ottava). In caso di
risoluzioni più elevate, i valori del file di ingresso sono equamente
divisi nelle sotto-bande create.

Fig. 2 La barra degli strumenti dell’XTI

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