Definizione di colore, Il problema: il colore nel mondo dei computer – HP Stampanti fotografiche HP Designjet Z3200 PostScript Manuale d'uso

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Definizione di colore

Il mondo circostante è immerso nel colore, che è in primo luogo semplicemente un aspetto di come le
persone percepiscono l'ambiente. Il colore è pertanto soggettivo. Dopo un'ulteriore analisi si scopre che
le esperienze relative al colore sono strettamente collegate all'attività cerebrale che si attiva grazie a
segnali inviati dalla vista. Questi segnali vengono sottoposti a una complessa sequenza di fasi di
elaborazione strettamente collegate che rendono tutt'altro che diretta la relazione tra ciò che viene
emesso dalla vista e ciò che prova lo spettatore. I segnali inviati dalla vista dipendono da cellule sensibili
alla luce che risiedono nella parte posteriore degli occhi e che appartengono a tre tipi, ciascuno dei quali
sensibili alle radiazioni elettromagnetiche di proprietà fisiche diverse (lunghezze d'onda). Queste
radiazioni elettromagnetiche sono note come luce e gli oggetti hanno determinati colori per il modo in
cui interagiscono con la luce (mediante emissione, riflessione, assorbimento, trasmissione, diffusione
e così via).

Le esperienze personali relative al colore sono influenzate anche dalle esperienze e dai ricordi
precedenti e dal modo in cui si convertono tali esperienze in linguaggio. Anche i fattori ambientali, ad
esempio le variazioni di illuminazione, contenuto del paesaggio o la vicinanza di altri colori hanno un
effetto che rende il modo di osservare una visualizzazione o una stampa un elemento essenziale dei
colori visualizzati. Le differenze in tutti questi aspetti (dalle differenze fisiologiche tra le persone, alle
differenze che riguardano le relative esperienze, i ricordi e le tendenza linguistiche) possono dare come
risultato un modo diverso di parlare dei colori anche in risposta alla stessa luce riflessa da un singolo
oggetto. Ciononostante esistono molte somiglianze tra il modo in cui le persone percepiscono il colore
ed è possibile effettuare giudizi molto specifici a riguardo con cui anche altri saranno d'accordo in un
processo accurato. In conclusione, si può affermare che il colore è determinato dall'interazione tra luce,
oggetti e un osservatore ed è quindi un fenomeno estremamente complesso e assolutamente
soggettivo.

Il problema: il colore nel mondo dei computer

I dispositivi per l'elaborazione di immagini a colori, quali stampanti, monitor, proiettori e televisori, creano
i colori in modi diversi e con materiali differenti (coloranti). Gli schermi, ad esempio, utilizzano coloranti
che emettono luce rossa (lunghezza d'onda lunga), verde (lunghezza d'onda media) e blu (lunghezza
d'onda corta), per cui ottenere un colore bianco richiede l'utilizzo completo dei tre coloranti e il nero non
richiede nessuno di questi colori (il che significa che non viene emessa alcuna luce). I dispositivi che
utilizzano coloranti che emettono luce sono noti come additivi, dato che la luce proveniente da tali
dispositivi viene aggiunta prima di apparire alla vista di una persona. Le stampanti, d'altro canto,
utilizzano materiali che assorbono parti della luce che emanano e per questo assorbimento, sono
denominati sottrattivi. Le stampe comuni utilizzano inchiostri ciano (assorbimento del rosso), magenta
(assorbimento del verde) e giallo (assorbimento del blu) oltre a un ulteriore inchiostro nero che assorbe
la luce a tutte le lunghezze d'onda. Per ottenere il bianco con una stampante non deve essere assorbita
la luce che illumina un pezzo di carta e per ottenere il nero, tutti gli inchiostri devono essere utilizzati
per assorbire tutta la luce presente.

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