Classic line – X-Treme Audio Classic Line Manuale d'uso

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CLASSIC LINE

Fig. 6 Spaccato del modulo a lunga gittata XTLT

L’unità

XTLT è un efficiente sistema a 2 vie con midrange da 6” cari-

cato a tromba ed una coppia di tweeter con unità dinamica a com-
pressione avente bocca da 1”. Si tratta di un modulo long throw per
medio-alte frequenze progettato per produrre un fronte di onda pla-
nare da una bocca rettangolare 8”x1”. Utilizza una coppia di driver
a compressione e 3 altoparlanti midrange; lo speciale caricamento
del tipo dual wave guide contiene una bocca verticale comune per
emanare un fronte omogeneo di onde planari. Può essere usato
come modulo a lunga gittata per la linea Classic. Il vantaggio prin-
cipale di questo tipo di sistema è il risparmio energetico derivante
dalla ristretta direttività verticale che, in aggiunta, genera onde so-
nore che si attenuano solo di 3 dB per ogni raddoppio di distanza al
contrario dei 6 dB dei sistemi convenzionali.
I driver al neodimio dell’XTLT sono installati su una speciale plancia
di alluminio per aumentarne la tenuta di potenza e ridurre la com-
pressione. Il planar wave driver è un nuovo componente progettato
per generare un fronte omogeneo di onde planari da un pistone
rettangolare senza diffrazione interna. Il sistema di caricamento a
tromba dell’XTLT usa diverse configurazioni di guida d’onda con-
venzionali progettate per rimodellare le onde sferiche prodotte dai
driver in fronti d’onda piani.

3. Istruzioni per l’uso

I sistemi Classic Line sono composti dai diffusori acustici XTH, XTL,
XTS e XTLT e possono essere impiegati direttamente a pavimento o
in sospensione. L’angolazione posteriore dei mobili permette la cor-
retta disposizione dei diffusori acustici in modo da rispettare i valori
nominali di dispersione sul piano orizzontale. Una configurazione
formata da due sistemi XTH ed XTL permette una copertura oriz-
zontale omogenea e priva di interferenze di fase. Stack a pavimento
vengono comunemente realizzati posizionando i diffusori acustici
direttamente uno sopra l’altro. In particolare, non essendoci alcuna
angolazione verticale tra i vari diffusori XTH impilati, si produce un
effetto di accoppiamento sulle frequenze medio-alte che incremen-
ta la direttività verticale e permette di raggiungere una ottima coper-
tura, anche a distanza.
Cluster di sistemi Classic Line possono essere realizzati affiancan-
do diversi diffusori XTH con angoli sul piano orizzontale compresi
tra i 20° e i 30°.

Angoli inferiori tra i cabinet generano ovviamente una copertura
orizzontale inferiore, ma producono un maggiore livello di pressione
sonora sull’asse centrale del cluster. La copertura sul piano orizzon-
tale deve comunque essere tale da non eccedere l’area di ascol-
to, in modo da non generare emissioni verso zone che potrebbero
eventualmente produrre riflessioni o interferenze indesiderate o che
non dovrebbero essere interessate dall’evento sonoro.
Il posizionamento dei diffusori costituenti un cluster appeso ad una
“americana” o al soffitto dipende dall’altezza dei sistemi dal suolo
e dalla copertura richiesta. Si consiglia di utilizzare comunemente
un angolo di 5° tra le file adiacenti di cabinet in un cluster sospeso.

Fig. 7 Cluster per una copertura orizzontale di 180°

4. Impilato a pavimento o sospeso?

Nonostante i sistemi appesi siano generalmente preferiti dalla mag-
gior parte dei tecnici audio ci sono diverse argomentazioni a soste-
gno di entrambe le soluzioni. In molti casi, però, la risposta è dettata
dalla logistica dello spazio da sonorizzare o semplicemente alcune
volte non è possibile appendere l’impianto.
Lo stacking sul palco determina una percezione dell’immagine so-
nora dal palco stesso che rappresenta un elemento positivo per la
sonorizzazione di piccole aree. Lo stacking a pavimento offre anche
un maggiore SPL sulle basse frequenze dovuto all’accoppiamento
del pavimento; dato che l’XTH ha un’attenuazione SPL minore ri-
spetto ai sistemi tradizionali, è possibile coprire una distanza mag-
giore. In più per ragioni geometriche un array a pavimento può rag-
giungere maggiore copertura verticale rispetto ad uno appeso. Per
questi motivi lo stacking a pavimento ha senso per piccole configu-
razioni dove solo pochi elementi possono raggiungere la copertura
ottimale dell’audience.
Il sistema sospeso è la migliore soluzione per ottenere un livello di
pressione sonora uniforme qualora il bilancio totale del numero di
elementi appesi in relazione all’area da coprire sia sufficiente a ga-
rantire l’adeguata copertura dal fronte al fondo. La sospensione è
anche un’eccellente soluzione agli abituali problemi di sightline che
si verificano comunemente e genera una migliore penetrazione del-
le alte frequenze all’interno dell’area di ascolto con minore effetto
di shadow. Per le configurazioni sospese, sono richiesti diffusori
addizionali per coprire l’area centrale delle prime file o front-fill che
permettano la localizzazione dell’immagine sonora sul palco per le
prime 10-20 file dell’audience.

4/7

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