20 × log – Proel PC260 Manuale d'uso

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NOTA INFORMATIVA: IMPOSTAZIONE LIMITER PER LA PROTEZIONE DEGLI ALTOPARLANTI

La sostituzione di un altoparlante professionale è un costo oneroso e ridurre questo rischio è utile, per cui è utile sapere come

impostare correttamente un limiter per proteggere gli altoparlanti .

Il PC260, come altri processori di altoparlanti, può proteggere l'altoparlante da un eccessivo surriscaldamento usando l' OUTPUT

LIMITER (sebbene non sia possibile proteggere un altoparlante da ogni possibile causa di danneggiamento, quali sovra-escursioni,

suoni molto innaturali o una impostazione sbagliata del filtro di crossover) .

1) Per proteggere un altoparlante da surriscaldamento è necessario conoscere qualche dato tecnico:

a) La potenza applicabile all'altoparlante (P

AES

) misurata con lo standard AES2-1984 (r2003) (AES Recommended Practice -

Specification of loudspeaker components used in professional audio and sound reinforcement): tipicamente è indicata tra i dati tecnici

dell'altoparlante in W

AES

. Questo standard è attualmente il migliore per conoscere la potenza che può essere applicata all'altoparlante

con un normale programma musicale . Nel caso di un gruppo di altoparlanti connessi insieme bisogna considerarne la somma .

a) L'impedenza nominale (Z

NOM

) dell'altoparlante e/o l'impedenza nominale risultante dal gruppo di altoparlanti connessi insieme allo

stesso canale dell'amplificatore (tipicamente 4 o 8 ohm) .

2) A questo punto è necessario scegliere un amplificatore che può pilotare l'altoparlante con una potenza continua nominale (P

AVG

o P

CONTINUOUS

o P

(EIA 1KHz THD<1%)

) più alta della potenza applicabile all'altoparlante . Ovviamente questa potenza deve essere fornita

dall'amplificatore su un carico corrispondente alla impedenza nominale specificata . La potenza erogata dall'amplificatore deve essere

sempre superiore a quella massima applicabile all'altoparlante perchè, usando un appropriata impostazione del limiter, si eviterà che il

segnale oltrepassi il massimo consentito, evitando così il clipping dell'amplificatore che può danneggiare o distruggere l'altoparlante .

3) Un tipico amplificatore professionale può operare in due modalità di solito selezionabili dal panello posteriore:

a) La prima modalità è a sensibilità dell'ingresso nominale (nominal input sensitivity): questo significa che tutta la potenza è erogata

al carico quando il segnale di ingresso è XX dBu, tipicamente i valori sono 0dBu o +4dBu .

b) La seconda modalità è a guadagno fisso (fixed gain): questo significa che il guadagno in tensione è fissato a uno specifico valore

espresso in dB, tipicamente è 26 o 32dB (GAIN) .

Per semplificare i calcoli considereremo esclusivamente la seconda modalità con un amplificatore a guadagno fisso .

Potete calcolare l'impostazione della soglia del limiter usando la seguente equazione:

Come esempio presumiamo di avere un'altoparlante con i seguenti dati: P

AES

= 300 W Z

NOM

= 4 OHM

Di conseguenza scegliamo un amplificatore capace di erogare 500 W su un carico di 4 ohm per canale, con un guadagno fisso di:

GAIN = 32 dB

Da cui:

Notare che in qualche caso è possibile ottenere anche risultati negativi .
ALCUNI SUGGERIMENTI

• Per proteggere gli altoparlanti delle alte frequenze (HF driver) dai rientri microfonici (feedback o larsen) suggeriamo di impostare il

limiter 3 dB sotto il valore calcolato .

• Se in alcuni sistemi si nota che, a livelli elevati, le frequenze medio basse sono limitate prima della frequenze medio alte, ciò è

dovuto al contenuto musicale che attiva il limiter dei bassi (woofer) ma non attiva allo stesso tempo il limiter degli alti (HF driver) .

Di conseguenza, è possibile che il sistema abbia un suono aspro e stridente e, per ripristinare un suono naturale, sarà necessario

impostare il limiter degli alti qualche dB sotto il valore calcolato (tipicamente 3 - 6 dB) .

• Spesso usando un amplificatore in modalità a ponte (bridge), è necessario aggiungere 6 dB al parametro GAIN (consultare il manuale

d'uso dell'amplificatore) .

• Nell'appendice A, più avanti su questo manuale, è mostrato un metodo semplificato per impostare i limiter che non richiede una

calcolatrice scientifica .

𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿

(𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑)

= 20 × log

10

�𝑃𝑃

𝐴𝐴𝐴𝐴𝐴𝐴

× 𝑍𝑍

𝑁𝑁𝑁𝑁𝑁𝑁

0.775

� − 𝐺𝐺𝐺𝐺𝐿𝐿𝐺𝐺

𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿

(𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑)

= 20 × log

10

√300 × 4

0.775 � – 32 = +1 𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑

𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿𝐿

(𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑)

= 20 × log

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= 20 × log

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