Modello cromatico della cie – Konica Minolta Fiery ZX-2100 for CF910 Manuale d'uso

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Nozioni di base per l’uso del colore

visibile. Fatta passare attraverso un prisma, la luce solare si separa nelle cosiddette
componenti spettrali, dando origine al ben noto fenomeno dell’arcobaleno (Figura 1).

Come il sole, la maggior parte delle sorgenti luminose emette un fascio di luce avente
diverse lunghezze d’onda, sebbene la particolare distribuzione delle lunghezze d’onda
possa variare considerevolmente. La luce al tungsteno, ad esempio, contiene molto
meno blu della luce solare e appare bianca all’occhio umano, il quale può adattarsi,
almeno fino ad un certo punto, alle diverse sorgenti luminose. Tuttavia, con la luce al
tungsteno gli oggetti colorati sembrano diversi da come apparirebbero se fossero
illuminati dalla luce solare. Ciò accade a causa della diversa composizione spettrale
delle due sorgenti luminose.

Un insieme di raggi luminosi di diverse lunghezze d’onda emessi da una sorgente viene
riflesso selettivamente dai diversi oggetti, dando origine ai vari colori. Alcune di queste
lunghezze d’onda danno luogo a colori relativamente saturi, ma la maggior parte di
esse viene percepita come grigi o tinte impure di un colore.

Modello cromatico della CIE

Negli anni ’30, la CIE (Commission Internationale de l’Eclairage) ha definito uno

spazio colore

standard, un metodo per definire i colori in termini matematici, per

facilitare la comunicazione delle informazioni relative ai colori. Tale spazio colore si
basa sulle ricerche compiute riguardo la natura della percezione dei colori. Il
diagramma cromatico della CIE (Figura 2) è un modello bidimensionale della visione a
colori. L’arco corrispondente all’apice del triangolo racchiude i colori puri o spettrali,
dal blu-violetto al rosso. Benché il diagramma cromatico della CIE non sia
percettivamente uniforme (alcune aree sembrano comprimere le differenze cromatiche
in relazione ad altre aree) rappresenta comunque un utile strumento per illustrare
alcuni aspetti interessanti della visione a colori.

Miscelando due colori spettrali in proporzioni diverse, è possibile creare uno qualsiasi
dei colori collocati lungo la linea retta tracciata tra di essi nel diagramma. Unendo la
luce azzurro-verde a quella rossa, è possibile creare lo stesso grigio che viene prodotto
dalla fusione della luce giallo-verde con quella blu-violetto. Ciт и possibile a causa di
un fenomeno tipico della visione a colori chiamato

metamerismo

. Poiché l’occhio

umano non è in grado di distinguere le singole lunghezze d’onda della luce, diverse
combinazioni di luce spettrale possono dare origine alla percezione dello stesso colore.

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