Utilizzo di modbus tcp, Common industrial protocol (cip), Introduzione a cip – Watlow EZ-ZONE RMA Modul Manuale d'uso

Pagina 55: Gruppo implicito cip, Classe gruppo implicito compatta, Comunicazioni ethernet

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Modulo RMA Watlow EZ-ZONE

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Capitolo 7 Comunicazioni RMA

9. Premere il tasto di avanzamento

per modificare

l’impostazione Salvataggio non volatile. Il display

superiore mostra [`yes] e quello inferiore mostra
[`nU;s]

. Usare il tasto freccia Su o Giù per modifi-

care l’impostazione Salvataggio non volatile.

10. Premere il tasto infinito ˆ tre volte o tenerlo pre-

muto per circa 3 secondi per tornare alla Home Page.

Comunicazioni Ethernet

Utilizzo di Modbus TCP
Comunicazioni da/verso un master:

Se Modbus TCP è attivato sono presenti i prompt Mod-

bus correlati (in viola, come mostrato nel seguente

grafico) che devono essere analizzati. Sono:
1. Attivazione Modbus TCP [mb;e], attiva e disatti-

va Modbus.

2. Ordine parole Modbus TCP [m;hl], che consente

all’utente di cambiare l’ordine superiore e inferio-

re dei valori a 16 bit di un membro a 32 bit.

3. Offset Modbus TCP [m;of], che definisce ciascun

registro Modbus disponibile per ciascunaistanza

del gateway, nonché il parametro. Perulteriori

informazioni su questo prompt, vedere la sezione

nella pagina precedente, intitolata

Comunicazioni da/verso un master”.

Common Industrial Protocol (CIP)
Introduzione a CIP

Con l’introduzione del CIP l’utente può ora racco-

gliere dati, configurare un dispositivo e controllare i

dispositivi industriali. CIP è un protocollo aperto a

livello dell’applicazione, completamente gestito dalla

Open DeviceNet Vendors Association (ODVA,

http://

www.odva.org

). Essendo un protocollo aperto, esisto-

no molti fornitori indipendenti che offrono all’utente

finale un’ampia gamma di dispositivi. CIP fornisce la

capacità di comunicare usando sia la messaggistica

implicita (messaggistica I/O in tempo reale) che espli-

cita (messaggi di informazione/configurazione). Per

le comunicazioni implicite tramite PLC, è sufficien-

te configurare le dimensioni del gruppo del modulo

(RMA) nella struttura I/O del PLC (vedere:

Gruppi

impliciti CIP

). La struttura del gruppo può anche es-

sere modificata dall’utente.
Le comunicazioni esplicite richiedono l’uso di infor-

mazioni specifiche sugli indirizzi. DeviceNet richiede

di specificare l’indirizzo del nodo, mentre EtherNet/

IP richiede solo la classe, l’istanza e l’attributo.

• Indirizzo del nodo o MAC ID (0 - 63, solo DeviceNet)
• ID classe (da 1 a 255)
• ID istanza (da 0 a 255)
• ID attributo (da 1 a 255)

EtherNet/IP e DeviceNet sono entrambi basati su CIP.

EtherNet/IP (Industrial Protocol) è uno standard di

comunicazione di rete in grado di gestire grandi quanti-

tà di dati a una velocità di 10 Mbps o 100 Mbps, fino a

1.500 byte per pacchetto. Utilizza chipset Ethernet off-

the-shelf standard e i supporti fisici attualmente instal-

lati (collegamenti hardware). DeviceNet è stata la prima

offerta di bus di campo del gruppo ODVA e viene utiliz-

zato da molto tempo. DeviceNet è in grado di comunicare

a 125, 250 e 500 kilobyte al secondo con un limite massi-

mo di 64 nodi (da 0 a 63) nella rete. Il modulo RMA con

hardware Ethernet e DeviceNet supporta i messaggi im-

pliciti ed espliciti non connessi. Per attivare le comunica-

zioni Ethernet con PLC Allen-Bradley legacy, la scheda

Ethernet supporta anche il protocollo PCCC.

Gruppo implicito CIP

Le comunicazioni tramite CIP (EtherNet/IP e Device-

Net) sono possibili con qualsiasi modulo RM che uti-

lizza RMA. Come già menzionato, è possibile leggere

o scrivere con il protocollo CIP attraverso comunica-

zioni esplicite o implicite. Di solito, le comunicazioni

esplicite avvengono tramite un messaggio di istru-

zioni all’interno del PLC, tuttavia ci sono altri modi,

anche esterni all’ambito di questa guida.

Le comunicazioni implicite sono anche comunemente

indicate come comunicazioni in modalità polling. Quan-

do si usano le comunicazioni implicite, è presente un

gruppo di I/O da leggere o scrivere. I gruppi predefiniti

e le dimensioni dei gruppi sono incorporati nel firmware

del modulo specifico in uso e possono variare da modulo

a modulo. Watlow si riferisce a questi gruppi come grup-

pi da D a O (da Destinazione a Origine) e da O a D (da

Origine a Destinazione), dove la Destinazione è sempre

il regolatore EZ-ZONE e l’Origine è il PLC o il master

della rete. Esiste anche un riferimento comune del setto-

re a questi gruppi: nella maggior parte dei moduli RM il

gruppo da O a D è costituito da 40 membri (32 bit), men-

tre il gruppo da D a O è formato da 41 membri (32 bit).

Tutti i membri del gruppo sono configurabili dall’utente,

con l’eccezione del primo membro da D a O, denominato

Stato del dispositivo, che è esclusivo del modulo RMA e

non può essere modificato. I bit 16 - 31 di questa paro-

la da 32 bit rappresentano lo stato delle comunicazioni

dei moduli RM (zone) nel lato Bus standard del modulo

RMA, quando è attivo. Una volta attivata una zona, le

comunicazioni valide sono indicate con il bit impostato

su “1”; se impostato su “0” il modulo RMA non è in co-

municazione con la zona. Il bit 16 rappresenta la zona 1,

mentre il bit 31 rappresenta la zona 16. I 40 membri che

seguono lo Stato dispositivo sono configurabili dall’uten-

te. L’Appendice di questa Guida utente contiene i gruppi

per ciascun modulo RM (

vedere

l’Appendice:

Struttura

gruppo implicito CIP

per ciascun prodotto).

Classe gruppo implicito compatta

Insieme al gruppo implicito standard in cui ciascun

parametro (membro) del modulo occupa un membro

da 32 bit, esiste anche una classe compatta del grup-

po. La necessità ci una classe compatta dei membri

del gruppo è divenuta evidente nel corso dello svilup-

po dei moduli RM ad alta densità (fino a 16 circuiti

di controllo). La classe compatta consente un miglior

utilizzo di ciascun bit all’interno di un membro del

gruppo, attraverso la compattazione dei parametri

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