Asus USB-N66 Manuale d'uso

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Adattatore WLAN USB-N66 - Manuale Utente

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Adattatore WLAN ASUS

COFDM (per 802.11a o 802.11g)

La potenza del segnale da sola non è abbastanza per mantenere distanze

tipo 802.11b, in un ambiente 802.11a/g. Per sopperire a questo problema, è

stata realizzata una nuova tecnologia di codificazione a livello fisico, sulla base

della tradizionale tecnologia a sequenza diretta.Tale tecnologia è chiamata

COFDM (Coded Orthogonal Frequency Division Multiplexing). COFDM è

stata sviluppata appositamente per sistemi senza fili, in ambienti chiusi, ed

offre prestazioni di molto superiori rispetto alle soluzioni a spettro diffuso.

COFDM funziona suddividendo un segnale, portante dati ad alta velocità, in

un gran numero di sotto-segnali a bassa velocità, successivamente trasmessi

in parallelo. Ciascuna portante (carrier) ad alta velocità è ampia 20 MHz e può

essere suddivisa in un massimo di 52 sottocanali, ciascuno di ampiezza pari

a circa 300 KHz. COFDM utilizza 48 di questi sottocanali per i dati, mentre i

restanti quattro sono impiegati per la correzione degli errori. Grazie al sistema

di codificazione e alla correzione degli errori, COFDM trasmette dati a velocità

superiori, con un alto grado di recupero della riflessione multipercorso.
Ciascun sottocanale, nell’implementazione COFDM, è ampio circa 300 KHz.

All’estremità inferiore del gradiente di velocità, è utilizzato il metodo BPSK

(binary phase shift keying) per codificare 125 Kbps di dati per canale, che

raggiunge una velocità dati pari a 6,000-Kbps, ovvero 6 Mbps. Il metodo di

modulazione QPSK (Quadrature Phase Shift Keying) è in grado di raddoppiare

la quantità di dati codificati a 250 Kbps per canale, producendo una velocità

dati di 12-Mbps. E grazie alla modulazione di ampiezza in quadratura a 16 livelli,

che codifica 4 bit per hertz, è possibile ottenere una velocità dati di 24 Mbps.

Lo standard 802.11a/g specifica che tutti i prodotti conformi a tale standard

devono supportare queste velocità minime di trasmissione dati. Lo standard

consente inoltre al produttore di estendere lo schema di modulazione oltre i 24

Mbps. Maggiore è il numero di bit codificati, per ciclo (hertz), e maggiore è la

sensibilità del segnale alle interferenze e all’affievolimento dei segnali, e, infine,

minore è il raggio d’azione, a meno che non sia aumentata la potenza in uscita.

Default Key (Chiave Predefinita)

Questa opzione consente di selezionare la chiave WEP predefinita e di utilizzare

chiavi WEP, senza doverle ricordare o trascrivere. Le chiavi WEP generate

attraverso la Passphrase sono compatibili con altri prodotti WLAN. L’opzione

Passphrase è meno sicura dell’assegnazione manuale.

Device Name (Nome del Dispositivo)

Noto anche come ID del client DHCP o nome di rete. Talvolta fornito dall’ISP,

quando si utilizza il DHCP per l’assegnazione degli indirizzi.

DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol)

Il protocollo dinamico per la configurazione degli host consente ad un

computer (o a molti computer di una rete) di ottenere in modo automatico

l’assegnazione di un singolo indirizzo IP da parte di un server DHCP.

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