Informazioni sulla configurazione raid, Configurazione raid 0 – Dell XPS 720 (Mid 2007) Manuale d'uso

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Installazione e uso del computer

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Informazioni sulla configurazione RAID

AVVISO:

per utilizzare la funzione di migrazione per convertire una configurazione RAID senza perdere dati, il

disco rigido deve essere configurato come array RAID 0 a unità singola prima che il sistema operativo venga
caricato sull'unità (per istruzioni, vedere “Uso dell'utilità NVIDIA MediaShield ROM” a pagina 33).

Questa sezione fornisce una panoramica della configurazione RAID, che è possibile selezionare al
momento dell'acquisto del computer. Sono disponibili diverse configurazioni RAID a seconda dei diversi
tipi di utilizzo. Il computer supporta i livelli RAID 0, 1, 5 (installato dall'utente) e 0+1 (installato
dall'utente). La configurazione di livello RAID 0 è consigliata per i programmi a elevate prestazioni,
mentre il livello RAID 1 è preferibile per quegli utenti che cercano un livello elevato di integrità dei dati.

NOTA:

i livelli RAID non rappresentano una scala gerarchica. Una configurazione RAID 1 non è necessariamente

migliore o peggiore di una configurazione RAID 0.

Le unità di una configurazione RAID devono avere la stessa dimensione per evitare che nell'unità di
dimensioni maggiori rimanga spazio non allocato e quindi inutilizzabile.

Il livello RAID 0 e il livello RAID 1 richiedono almeno due unità. Il livello RAID 5 richiede almeno tre
unità. Il livello RAID 0+1 richiede almeno quattro unità.

Configurazione RAID 0

AVVISO:

dal momento che la configurazione RAID 0 non fornisce alcuna ridondanza dei dati, un guasto a una sola

unità provoca la perdita di tutti i dati. Per proteggere i dati durante l'utilizzo della configurazione RAID 0, effettuare
dei backup regolari.

Il livello RAID 0 utilizza una tecnica di memorizzazione denominata "data striping" per assicurare
un'elevata velocità di accesso ai dati. Il "data striping" è un metodo di scrittura di segmenti consecutivi,
o strisce ("stripe"), di dati sequenziali tra le unità fisiche per creare un'ampia unità virtuale. Questa
tecnica consente la lettura in un'unità mentre l'altra cerca e legge il blocco successivo.

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