5 trasporto e stoccaggio, 6 condizioni di utilizzo, 7 montaggio – Festo DFPI-...-...-ND2P-E-P-G2 Manuale d'uso

Pagina 2: 1 montaggio delle parti meccaniche

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Trasporto e stoccaggio

Allarme

Pericolo di schiacciamento! Pericolo di taglio!
L’attuatorte DFPI può pesare fino a 86 kg a seconda della versione.
Le parti del corpo possono essere schiacciate o staccate in caso di caduta del
prodotto.
• Se le versioni superano 12 kg, utilizzare assolutamente mezzi di sollevamento

adatti per maneggiare il prodotto in modo sicuro durante le operazioni di
trasporto e montaggio.

Adottare misure appropriate allo scopo di garantire le seguenti condizioni di stoc-
caggio:
– giacenza breve e in locali freddi, asciutti, ombreggiati e non esposti ad agenti

corrosivi.

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Condizioni di utilizzo

Le operazioni di montaggio e messa in servizio devono essere eseguite solo da
personale qualificato, in conformità alle istruzioni d’uso.

Attenzione

L’uso improprio può causare il cattivo funzionamento del prodotto.
• Osservare sempre le istruzioni riportate in questo capitolo. In tal modo si

assicura un funzionamento corretto e sicuro del prodotto.

Attenzione

Le forze trasversali sullo stelo possono danneggiare il cuscinetto del DFPI.
• Assicurarsi che sugli steli non agiscano forze trasversali, ad es. dovute alla

guida esterna del carico utile (ammesse solo valvole di processo di guida).

Attenzione

L’esercizio continuo ai limiti della temperatura ambiente indicata e della
frequenza di lavoro può pregiudicare la durata nel tempo dell’attuatore.
• In condizioni estreme, utilizzare per l’esercizio continuo dell’aria compressa

lubrificata. L’olio deve essere chimicamente inerte (resistente) e non deve
carbonizzare.

• Confrontare i valori limite riportati nelle presenti istruzioni d’uso (ad es. pres-

sioni, forze, momenti, masse, velocità, temperature) con l’applicazione specifi-
ca. Solamente mantenendo le sollecitazioni entro i limiti previsti, è possibile
assicurare un funzionamento del prodotto conforme alle direttive di sicurezza
del settore.

• Garantire che vengano osservate le prescrizioni per il luogo d’impiego dell’at-

tuatore, ad es. dell’associazione di categoria o delle istituzioni nazionali.

• Togliere gli imballaggi ad eccezione delle etichette adesive presenti sugli attac-

chi di alimentazione (pericolo di sporco). Gli imballaggi possono essere riciclati
in base al loro materiale (eccezione: carta oleata = rifiuti non riciclabili).

• Tenere presente le condizioni ambientali esistenti nel luogo d’impiego. La durata

utile del prodotto può essere pregiudicata se questo viene installato in un
ambiente dove sono presenti sostanze corrosive.

• Utilizzare il prodotto nel suo stato originale, senza apportare modifiche non

autorizzate.

• Proteggere l’unità contro le variazioni di pressione e il superamento della

temperatura d’esercizio. Utilizzare valvole limitatrici e di controllo pressione.

• Provvedere a un’adeguata preparazione dell’aria compressa – (

Dati tecnici al

capitolo 13).

• In condizioni normali utilizzare solo aria compressa non lubrificata. Il prodotto

contiene una lubrificazione iniziale sufficiente per l’intera durata. La
lubrificazione iniziale fuoriesce utilizzando aria compressa lubrificata. Poi
utilizzare il prodotto solo con aria compressa lubrificata.

• Assicurarsi che le estremità dei tubi tagliate siano ad angolo retto e senza bava.

In tal modo si evita di danneggiare gli O−ring interni del DFPI al momento di
inserire i tubi pneumatici.

• Scegliere gli accessori adatti, ad es. cavo di collegamento e sensore di finecorsa

dal nostro catalogo (

www.festo.com/catalogue).

• Utilizzare esclusivamente i sensori di finecorsa del nostro catalogo ammessi per

il prodotto (

www.festo.com/catalogue).

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Montaggio

Attenzione

In caso di utilizzo di finecorsa magnetici: i materiali ferritici (ad es. parti in accia-
io e lamiere) in prossimità dei finecorsa magnetici possono provocare segnali di
commutazione non desiderati. Se più attuatori lineari vengono montati a poca
distanza l’uno dall’altro, un magnete del cilindro può attivare il finecorsa sugli
attuatori adiacenti.
• Quando si montano le unità, osservare le distanze minime necessarie dai

materiali ferritici. Al momento di montare gli attuatori, determinare le distanze
necessarie per il caso d’impiego specifico!

• Montare più attuatori lineari in modo che il raggio di azione di un magnete del

cilindro non agisca sul finecorsa di un attuatore adiacente.

In caso di elevate temperature del fluido nella tubazione e nella valvola di proces-
so:
• Utilizzare una prolunga del giunto termoisolata.

7.1 Montaggio delle parti meccaniche
Per eseguire il fissaggio, l’attuatore dispone di una configurazione dei fori di
montaggio secondo DIN 3358. In questo modo l’attuatore lineare viene avvitato
con la valvola di processo o l’organo di intercettazione. Il montaggio va in qualsiasi
posizione.
• Fissare il DFPI con 4 viti.
• Stringere uniformemente le viti di fissaggio. Coppie di serraggio: con filetto M8

25 Nm ± 5 %; con filetto M10 46 Nm ± 5 %.

Lo stelo dispone di una filettatura esterna per fissare la piastra a spola.
La superficie della chiave sullo stelo serve per il bloccaggio e per evitare il fissag-
gio con momenti di coppia non ammessi sullo stelo – apertura chiave

Dati tecni-

ci al capitolo 13.
• Se necessario utilizzare gli appositi adattatori per il fissaggio

(

catalogo www.festo.com/catalogue).

Fig. 4

2

1

3

1 Adattatore per fissaggio della

piastra a spola – esempi

2 Testata anteriore con filettatura di

fissaggio (4) per il montaggio su
spola – valvola con configurazione
dei fori secondo DIN 3358

3 Testata posteriore

La figura visibile a lato schematizza la
connessione meccanica di un DFPI
(

Fig. 5

1 ) con una valvola di proces-

so (

Fig. 5

2 ). Per l’operazione di

montaggio osservare quanto segue:
• Montare il DFPI in modo che sul cu-

scinetto dello stelo non agiscano for-
ze trasversali.

• Montare il DFPI in modo da realizzare

la funzionalità richiesta per l’apertu-
ra e la chiusura della valvola di pro-
cesso o dell’organo di intercetta-
zione.

Fig. 5

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