Ect2000_96.eps, 18 isolare il circuito che si sta tracciando, Verifi ca di un corto circuito a massa – Power Probe ECT 2000 Manuale d'uso

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Isolare il circuito che si sta tracciando

L’isolamento del circuito che si intende tracciare è assolutamente necessa-
rio quando si usano “segnali di circuito aperto”. È sembre bene disconnett-
ere il circuito che si sta tracciando da altri circuiti paralleli. Quando si
è isolato il circuito, si può connettere il cavo di segnale del trasmettitore
SMART esclusivamente al circuito selezionato. La connessione
esclusiva al circuito ISOLATO assicura che il SEGNALE sia
ristretto solo a quel singolo circuito. La potenza del segnale rimane
costante in tutto il circuito isolato, favorendo la tracciatura
del circuito. Inoltre, si elimina la confusione della ramifi cazione del seg-
nale in altre zone. Terminata la diagnosi, riconnettere il circuito isolato.

Verifi ca di un corto circuito a massa

Uno degli strumenti migliori per la verifi ca di un corto circuito a massa è il
Power Probe 1, 2 o 3. Per questa azione, connettere il Power Probe al circuito
e premere l’interruttore di alimentazione in avanti. Se l’interruttore differen-
ziale del Power Probe si attiva, si ha un corto.

Fare attenzione a non alimentare circuiti connessi al computer di bordo del
veicolo. È necessario scollegare il computer o le schede elettroniche durante la
verifi ca di corto circuiti su sistemi elettronici.

Fig. 1

Fig. 2

Problema: circuito non isolato

Sconnettere
dal circuito

Questi circuiti non sono più
un problema perché sono
sconnessi dal
circuito in esame.

I segnali sono

presenti in tutta

l’area, perché il

problema

al circuito

non è stato isolato

Il segnale si immette direttamente
nel circuito problematico.

L’isolamento di un corto circuito/a massa si ottiene al meglio
rimuovendo i carichi dal circuito. Questo permette due cose: 1.
Assicura che il 100% del segnale sia trasmesso nel cavo che si
sta tracciando. 2. Se il circuito è intermittente, il trasmettitore lo
segnala (vedere: “Test di fl essibilità e movimento del circuito”
pagina 26).

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