Le proprietà del colore, La fisica del colore – Konica Minolta bizhub PRO C6501P Manuale d'uso

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BASE PER

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USO

DEL

COLORE

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Le proprietà del colore

In questa sezione vengono introdotti i concetti fondamentali della teoria dei colori. Alcuni di
questi (come tinta, saturazione e luminosità) verranno incontrati quando si lavorerà con le
applicazioni; gli altri costituiranno un’utile base informativa. Dal momento che il colore
costituisce un argomento complesso, è bene considerare questo capitolo come punto iniziale
per successive sperimentazioni e ricerche.

La fisica del colore

L’occhio umano è sensibile alle radiazioni elettromagnetiche di lunghezze d’onda comprese tra
400 nanometri (violetto) e 700 nanometri (rosso). Tale gamma viene chiamata spettro visibile
della luce. La

luce spettrale

pura viene percepita come colori puri o saturi. La luce solare di

mezzogiorno, percepita come luce bianca o neutra, è composta dalla luce derivante, in
proporzioni più o meno uguali, da tutto lo spettro visibile. Fatta passare attraverso un prisma,
la luce solare si separa nelle cosiddette componenti spettrali, dando origine al ben noto
fenomeno dell’arcobaleno mostrato nella figura seguente.

Come il sole, la maggior parte delle sorgenti luminose emette un fascio di luce avente diverse
lunghezze d’onda, sebbene la particolare distribuzione delle lunghezze d’onda possa variare
considerevolmente. La luce al tungsteno, ad esempio, contiene molto meno blu della luce
solare e appare bianca all’occhio umano, il quale può adattarsi, almeno fino ad un certo
punto, alle diverse sorgenti luminose. Tuttavia, con la luce al tungsteno gli oggetti colorati
sembrano diversi da come apparirebbero se fossero illuminati dalla luce solare. Ciò accade a
causa della diversa composizione spettrale delle due sorgenti luminose.

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