Tinta, saturazione e luminosità, Sistemi cromatici additivo e sottrattivo – Konica Minolta Fiery X3e for CF9001 Manuale d'uso

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Nozioni di base per l’uso del colore

Tinta, saturazione e luminosità

Un colore è definibile in base a tre caratteristiche variabili, ovvero il modello cromatico
HSB:

• Tinta—l’aspetto qualitativo del colore: rosso, verde o arancio

• Saturazione—la purezza del colore

• Luminosità—la posizione relativa tra bianco e nero

Il diagramma cromatico della CIE (Figura 2) comprende la tinta e la saturazione, ma,
per mostrare anche la componente della luminosità (Figura 3), occorre un modello
cromatico tridimensionale.

Molte applicazioni offrono finestre di dialogo nelle quali è possibile selezionare i colori
manipolandone la tinta, la saturazione e la luminosità. Ad esempio, Photoshop utilizza
lo strumento Selettore del colore (Figura 4) riconfigurabile in base alle preferenze.

Sistemi cromatici additivo e sottrattivo

Le unità a colori usate nell’editoria e nella stampa elettronica simulano la gamma dei
colori visibili usando una serie di colori primari che vengono combinati per creare altri
colori. Vi sono due metodi per creare una gamma di colori da una serie di colori
primari. I monitor di computer e gli scanner usano il modello cromatico additivo. Le
tecnologie di stampa, fra cui le unità Fiery X3e e le macchine tipografiche offset, usano
il modello cromatico sottrattivo.

Colore additivo (RGB)

Le unità a colori che usano il modello cromatico additivo producono una gamma di
colori combinando quantità variabili di luce rossa, verde e blu. Questi colori vengono
chiamati colori primari additivi (Figura 5). Il bianco viene creato aggiungendo la
maggiore quantità disponibile di luce rossa, verde e blu. Il nero si trova ovunque siano
assenti gli altri tre colori. I grigi vengono creati aggiungendo quantità equivalenti dei
tre colori. Combinando quantità variabili di due qualsiasi dei colori primari additivi, si
crea una terza tinta satura.

Il monitor del computer si basa su questo modello cromatico (Figura 6). I monitor
hanno fosfori rossi, verdi e blu che emettono quantità variabili di luce per visualizzare
un determinato colore. Gli scanner creano rappresentazioni digitali dei colori
misurando le componenti rosse, verdi e blu attraverso i filtri colorati.

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